Regola dell’arte e della Buona tecnica | legge del 1° marzo 1968 n. 186

Oggi vorrei parlare della legge che pochi conoscono, perché un po’ datata, precisamente la legge del 1° marzo 1968 n. 186. Successivamente verrà spiegato che cosa sia la “Regola dell’Arte” e “della Buona Tecnica”. Infine verranno elencati tutti i riferimenti legislativi in cui questi termini compaiono.

Precisamente il legislatore italiano ha voluto legiferare disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni impianti elettrici ed elettronici.

Tale legge è molto corta e semplice, infatti si compone solo di due articoli. Di seguito ti riporto questi due articoli integralmente:

LEGGE 1° MARZO 1968 N. 186

Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; Il Presidente della Repubblica Promulga la seguente legge:

Art. 1
Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte.

Art. 2
I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte.

La presente legge, munita dei sigilli dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana.

È fatto d’obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addì 1° marzo 1968

SARAGAT
Moro – Andreotti
Visto, il Guardasigilli: Reale

Come già accennato sopra questa legge, a confronto di quelle attualmente emanate, e di facile lettura. Riassumendo il concetto principale è che i prodotti, apparecchi, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati a regola d’arte. Ed inoltre si considera realizzato a regola d’arte tutto quello che è prodotto secondo le norme del comitato elettrotecnico italiano (CEI).

Che cosa significa il termine: regola dell’arte e di buona tecnica?

La legislazione ha definito i termini regola dell’arte e di buona tecnica. Nel panorama legislativo italiano vengono richiamate in più punti, ad esempio anche il decreto legislativo 81 riguardante la sicurezza sul luogo di lavoro.

Precisamente i riferimenti di “regola dell’arte” e “buona tecnica” sono richiamati negli articoli 18,71, e 81 del decreto legislativo 81/2008

nell’articolo 18 riportante gli obblighi del datore di lavoro e del dirigente al punto 1 comma Z) si fa riferimento alla necessità di aggiornare le misure di prevenzione sia in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi rilevanti ai fini della sicurezza e sia in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione.

Nell’articolo 71 in cui si riportano gli obblighi del datore di lavoro il riferimento viene fatto nel punto 4 comma a) al terzo trattino in cui si richiama l’articolo 18, comma 1 lettera Z). E successivamente al punto 8 lettera a) e B).

Infine nell’articolo 81 in cui si parla di requisiti di sicurezza viene esplicitamente e testualmente scritto:

“1.Tutti i materiali, i macchinari e le apparecchiature, nonché le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere progettati, realizzati e costruiti a regola d’arte”.

-…2. Ferme restando le disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, i materiali, i macchinari, le apparecchiature, le installazioni e gli impianti di cui al comma precedente, si considerano costruiti a regola d’arte se sono realizzati secondo le pertinenti norme tecniche”…

Anche l’unione europea nell’ambito delle emanazioni delle direttive di nuovo approccio ha definito lo stato dell’arte. E lo ha definito nel seguente modo, riportiamo di seguito il testo integrale:

B) State of the art’: A further method of making use of standards to support legislation but not to quote them directly is the so-called reference to the ‘state of the art’ or ‘acknowledged rules of technology’ within legislation. State of the art in this case means that if a manufacturer meets the latest standards which, however, are in no way specified, the law presumes that this manufacturer complies with the relevant provisions. The state of the art model is somewhat similar to the New Approach. Community legislation does not have such a type of reference whereas Member States’ legislation does. The mere reference to the state of the art is problematic. The only advantage to this solution is that it is not necessary to adjust legislation in case of a revision of the relevant standard. The disadvantages prevail. The legislator leaves complementary legislative work to nonlegitimised organisations without having any possibility of control. A manufacturer has no certainty which standard exactly corresponds to the state of the art.

Quali sono gli altri riferimenti legislativi alla “regola dell’arte” o “buona tecnica “?

La legislazione riporta ulteriori riferimenti legislativi alla regola dell’arte o alla regola della buona tecnica.

Precisamente possiamo elencarli qui di seguito:

Legge 6 Dicembre 1971 n° 1083 Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile
“…Art. 1 – Tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentari con gas combustibile per uso domestico ed usi similari devono essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica, per la salvaguardia della sicurezza”.
…”I materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e l’odorizzazione del gas, di cui ai precedenti articoli, realizzati secondo le norme specifiche per la sicurezza, pubblicate dall’Ente nazionale di unificazione (UNI) in tabelle con la denominazione UNI-CIG, si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza. Le predette norme sono approvate con decreto del Ministro per l’industria, il commercio e l’artigianato”…

Legge 18 ottobre 1977 n. 791
“…È obbligatorio costruire e vendere materiale elettrico a bassa tensione costruito a regola d’arte…”. 

D.M. 15 dicembre 1978 
precisa che il CEI è l’organismo italiano incaricato dell’elaborazione delle norme armonizzate.

Legge 5 marzo 1990, n. 46: 
“..Le imprese installatrici sono tenute ad eseguire gli impianti a regola d’arte utilizzando materiali costruiti a regola d’arte; i materiali e i componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza dell’UNI e del CEI sono considerati costruiti a regola d’arte”.

Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n. 37: 
“…Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi”.
Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.

Conclusioni

Come abbiamo visto e letto nei paragrafi sopra riportati in più leggi si fa riferimento a lo stato dell’arte, la regola dell’arte, la regola della buona tecnica.

Soprattutto in più leggi si riporta che le norme tecniche di sicurezza emanate da UNI e dal CEI sono considerate regola dell’arte.

Seppur queste ultime a livello europeo siano di applicazione volontaria rappresentano lo stato attuale un valido strumento per la presunzione della conformità ai regolamenti e alle direttive dei prodotti.

Autore: Ing. Rigon
Ingegnere, Imprenditore , Consulente Direzionale, CEO e fondatore di Sicert s.r.l. Ideatore di AnalisiRischiMacchine.com
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2 commenti

  • Kaylde Cavalcanti

    Salve ingegnere
    Ho letto con molta attenzione il suo articolo e lo trovo molto chiaro le spiegazione.
    Vorrei chiederla un’informazione:
    Ho smarrito le mie certificazioni fatte negli anni 1998/1999. Adesso vorrei vendere la mia casa ma mi chiedono queste certificazioni. Le ditte non esistono più.. Le certificazioni ioni sono state fatte Ma ora come posso reperrirle

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