Notifiche UFI: Decreto Interministeriale del 1 aprile 2021 . Passaggio dall’archivio preparati pericolosi al sistema di notifica PCN.

È stato pubblicato il decreto interministeriale del primo aprile 2021, in questo decreto si stabilisce il passaggio dell’archivio dei preparati pericolosi alla notifica ai centri antiveleni. Questo significa che dal primo aprile 2021 la trasmissione delle sostanze pericolose dovrà essere effettuata attraverso il portale dell’Agenzia delle sostanze chimiche (PCN portal di ECHA)

Riassumendo il decreto prevede quanto segue.

  • Le miscele pericolose ad uso del consumatore e ad uso professionale dal primo gennaio 2021 devono essere notificate secondo l’allegato VIII del regolamento CLP attraverso il portale ECHA PCN.
  • Le miscele pericolose per uso industriale dovranno invece essere notificate entro il primo gennaio 2024.
  • Tutte le informazioni possono essere trasmesse in lingua italiana o inglese
    L’obbligo dell’invio si intende espletato dopo la convalida da parte di ECHA e dopo il ricevimento da parte di ECHA.
  • I detergenti non pericolosi dovranno comunque essere notificati al PCN
    La tassa annuale dovrà essere versata all’ISS secondo le modalità riportate sul sito (https://preparatipericolosi.iss.it/) e rimane di €50.
  • Nella scheda di sicurezza SDS è possibile aggiungere nella sezione 1.4 gratuitamente i numeri di telefono dei centri antiveleni idonei ad accettare le informazioni in caso di emergenza sanitaria. L’elenco di tali centri antiveleni riportato all’interno del decreto.

Elenco dei centri antiveleni da riportare nella sezione 1.4 della scheda di sicurezza

1. Centro antiveleni, Azienda ospedaliera “Antonio Cardarelli”, III Servizio di anestesia e rianimazione, via Antonio Cardarelli 9, Napoli;

2. Centro antiveleni, Azienda ospedaliera universitaria Careggi, U.O. Tossicologia medica, via Largo Brambilla 3, Firenze;

3. Centro antiveleni, Centro nazionale d’informazione tossicologica, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri Clinica del lavoro e della riabilitazione, via Salvatore Maugeri 10, Pavia;

4. Centro antiveleni, Azienda ospedaliera Niguarda Ca’ Grande, piazza Ospedale Maggiore 3, Milano;

5. Centro antiveleni, Azienda ospedaliera “Papa Giovanni XXIII”, tossicologia clinica, Dipartimento di farmacia clinica e farmacologia, piazza OMS 1, Bergamo;

6. Centro antiveleni Policlinico “Umberto I”, PRGM tossicologia d’urgenza, viale del Policlinico 155, Roma;

7. Centro antiveleni del Policlinico “Agostino Gemelli”, Servizio di tossicologia clinica, largo Agostino Gemelli 8, Roma;

8. Centro antiveleni, Azienda ospedaliera universitaria riuniti, viale Luigi Pinto 1, Foggia;

9. Centro antiveleni, Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Dipartimento emergenza e accettazione DEA, piazza Sant’Onofrio 4, Roma;

10. Centro antiveleni dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata (AOUI) di Verona sede di Borgo Trento, piazzale Aristide Stefani, 1 – 37126 Verona»

Autore: Ing. Rigon
Ingegnere, Imprenditore , Consulente Direzionale, CEO e fondatore di Sicert s.r.l. Ideatore di AnalisiRischiMacchine.com
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